Il 7 e 8 settembre, la suggestiva cornice di Barcaglione ha ospitato il campo educatori organizzato dall’Azione Cattolica della diocesi, due giorni intensi dedicati alla formazione, alla riflessione e alla spiritualità. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi educatori provenienti da diverse parrocchie, con lo scopo di approfondire il tema che guiderà il cammino associativo annuale, ispirato dal brano evangelico di Luca 5,1-11. Questo passo, che racconta la chiamata dei primi discepoli e la pesca miracolosa, sarà il punto di riferimento per il cammino annuale dell’Azione Cattolica.
La giornata di sabato si è aperta con una mattinata dedicata all’ascolto, un tema fondamentale per ogni educatore. Raffaela Ramazzotti, educatrice e psicologa, ha proposto una serie di giochi e attività finalizzate a far comprendere l’importanza di saper ascoltare, non solo le parole, ma anche i bisogni e le emozioni degli altri. Attraverso queste dinamiche, gli educatori hanno sperimentato quanto l’ascolto attivo sia alla base di ogni relazione educativa e come possa creare fiducia reciproca, un elemento imprescindibile per accompagnare i ragazzi nel loro cammino di fede.
Questo primo momento ha posto le basi per riflettere su come l’ascolto non sia solo una pratica relazionale, ma un vero e proprio atteggiamento spirituale.
Nel pomeriggio, i seminaristi della nostra diocesi David e Pietro hanno guidato la meditazione del brano evangelico. Il passo di Luca, che racconta la pesca miracolosa e la chiamata dei primi discepoli, è stato approfondito attraverso una riflessione sulla fiducia incondizionata che Pietro ripone nelle parole di Gesù. Anche se Pietro aveva già provato senza successo a pescare per tutta la notte, quando Gesù gli chiede di gettare di nuovo le reti, egli risponde con fede: “Sulla tua parola getterò le reti”. Questo gesto, apparentemente semplice, rivela una grande lezione di vita spirituale: fidarsi di Dio anche quando le nostre forze sembrano esaurite.
David e Pietro hanno poi condiviso la loro esperienza personale e il cammino vocazionale, portando la propria testimonianza di come, nella loro vita, abbiano sperimentato la potenza della fiducia in Dio.
A seguire, don Francesco Scalmati, assistente diocesano dell’Azione Cattolica, ha proposto una lectio divina sul brano di Luca, offrendo ulteriori ed interessanti spunti di riflessione.
La domenica mattina è iniziata con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal vescovo Angelo.
Dopo la celebrazione, gli educatori si sono riuniti per un incontro guidato da Lorenzo Felici, consigliere nazionale dell’Azione Cattolica, che ha voluto approfondire l’importanza del loro ruolo come testimoni di fede. Essere educatori, ha spiegato Lorenzo, non significa semplicemente trasmettere contenuti, ma vivere in prima persona il Vangelo, incarnando i valori cristiani nella vita quotidiana. I ragazzi, infatti, sono attratti non tanto dalle parole, quanto dalla coerenza di vita: l’educatore è prima di tutto un testimone che, con la propria vita, annuncia la bellezza della fede.
In contemporanea, si è tenuto un incontro tra i presidenti parrocchiali, un prezioso momento di confronto e scambio di esperienze. Durante il confronto, il presidente diocesano Michele Vigiani ha presentato il programma annuale dell’Azione Cattolica, delineando le linee guida per il cammino che la diocesi seguirà nei mesi a venire. Un programma ricco di iniziative, volto a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra l’AC e i vari uffici di curia, promuovendo un autentico cammino sinodale.
Il campo educatori di Barcaglione ha offerto a tutti i partecipanti un’occasione preziosa per rinnovare il proprio impegno, ripartendo con una nuova consapevolezza del loro ruolo di accompagnatori nel cammino di fede dei giovani. L’invito di Gesù a “prendere il largo” e a gettare le reti, anche quando sembra che non ci siano speranze, è stato accolto con entusiasmo e fiducia, pronto a essere messo in pratica nei mesi a venire.