Siamo giunti al mercoledì della V settimana di quaresima. La liturgia della Parola ci fa meditare su di un brano di Daniele e ci fa ascoltare in questi giorni il capitolo VIII di Giovanni. Tema del Vangelo è il discepolato da vivere nella verità è libertà.
Fermiamoci sul Vangelo: verità,libertà e paternità di Dio.
La verità sta nel fatto che Dio è Padre e vuole che tutti i suoi figli siano liberi. Il termine Verità, particolarmente caro all’evangelista Giovanni, determina la nostra vita,la vita di ogni uomo: chi infatti sceglie di ascoltare e accogliere la Parola vive nella verità ed è dotato di grande libertà interiore,che gli permette di stare in comunione con Dio,sentirsi figlio è vivere in armonia le relazioni. Dove c’è verità è libertà, ci sono amore è vita; dove c’è menzogna e schiavitù, troviamo peccato e morte.
Per fare esperienza di verità, libertà e paternità di Dio è necessario compiere scelte che facciano vibrare nel nostro cuore la Parola, per osservarla,essere catturati e trasformati,in una parola essere Discepoli veri e liberi. Chi ci guarda deve vedere persone vere e libere,che si lasciano guidare dal Vangelo e non sono schiave di un dogmatismo sterile.
Alla verità è alla libertà molto oggi preferiscono scorciatoie fatte di:scetticismo,freddezza,incapacità di pensare con la propria testa,dogmatismo nelle idee e immaturità.
Scegliere di seguire Gesù,di essere suoi discepoli, significa trovare in Lui la verità su Dio è accogliere il dono della libertà.
Preghiamo:”Possiamo seguirti,Signore,solo se diventiamo testimoni di verità.
Possiamo seguirti solo se amiamo la nostra libertà.
Possiamo seguirti solo se sappiamo che in ogni passo ci sei tu a sostenerci ed incoraggiarci.” Amen
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