Buongiorno siamo arrivati al V venerdì di Quaresima.
La traduzione ci fa meditare su Maria donna dei dolori.
Mettiamoci sotto la sua protezione.
Fermiamoci ora sul Vangelo.
Gesù viene condannato dai giudei per due bestemmie:
1) IL CRISTO,
2) IL FIGLIO DI DIO.
Per queste sue bestemmie noi siamo salvati.
È impressionante come Gesù sappia andare incontro anche a chi gli vuole fare del male. Egli prende ognuno per mano e ci fa compiere un cammino, al termine del quale non si può far altro che dargli fiducia.
Se questo non avviene,forse è perché il cuore è un po’ arrugginito e neanche le sue parole hanno potuto smuoverlo.
Così facendo,quello che avrebbe dovuto essere un cammino di conversione diventa un momento per far sparire Cristo dalla nostra vita.
Se tutti ci mettiamo con docilità alla scuola della Parola, nonostante il disinteressamento, la noia, l’ostilità, la disattenzione iniziale, possiamo sperimentare la Sua persona sia la più degna di ricevere tutta la nostra fede. È Lui stesso che ci mostra le “opere belle” (come ci dice il Vangelo di oggi), del Padre attraverso le quali Egli si mostra credibile.
Credere alle opere di Gesù significa proprio credere alla sua Parola.
Qui si svela tutto il paradosso del cristianesimo: da una parte ci sono gli uomini, che con le loro parole rischiano di deformare la realtà; dall’altra parte c’è Gesù che, con le Sue opere,fino all’offerta di se sulla croce per tutti(PER TUTTI),mostra il senso più grande della vita e da senso ad ogni parola spesa lungo tutta la Sua missione.
Proviamo dunque a fermarci, oggi, almeno qualche minuto per dare spazio alla Parola di Dio nella nostra giornata e chiediamo la grazia di accrescere la nostra fede attraverso la testimonianza di opere buone.
Preghiamo con questa preghiera dedicata a Maria:
“SANTA MADRE DEI VOI FATE CHE LE PIAGHE DEL SIGNORE SIANO IMPRESSE NEL MIO CUORE”.
Il Signore sia con voi, vi Benedica Dio Grande nell’Amore: Padre Figlio e Spirito Santo Amen
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