Si è svolta a Sacrofano (RM), dal 25 al 28 aprile la XVIII Assemblea Nazionale di Azione Cattolica, dal titolo “Testimoni di tutte le cose da Lui compiute”. Per la nostra diocesi hanno partecipato come delegati il Presidente Diocesano Michele Vigiani, il Responsabile ACR Christian Mauri, la Vice-Responsabile ACR Chiara Rosi e la Delegata Regionale Adriana Bramucci e come uditori Massimiliano Bossio (già Presidente Diocesano), Paolo Pizzichini (membro del Consiglio Diocesano) e Mario Corinaldesi (Presidente parrocchiale di Polverigi).
L’esperienza profonda e formativa, è iniziata con l’incontro con il Papa in Piazza San Pietro, giovedì 25 aprile. Sua Santità ha sviluppato la sua riflessione partendo dal titolo dell’incontro, “A Braccia Aperte”, distinguendo tre tipi di abbracci: quello che manca, quello che salva e quello che cambia la vita; concludendola con l’augurio di vivere l’assemblea “non come adempimenti formali, no, ma come momenti di comunione, momenti di corresponsabilità, momenti ecclesiali, in cui contagiarsi a vicenda con abbracci di affetto e di stima fraterna”.
I delegati tutti si sono poi spostati a Sacrofano (RM), alla Fraterna Domus, dove hanno avuto inizio i lavori assembleari. Grazie agli interventi delle varie persone che sono intervenute, a partire dalle omelie dei cardinali Parolin, Farrell, Semeraro e Zuppi e dell’assistente generale Monsignor Claudio Giuliodori, passando per gli interventi durante l’assemblea del presidente nazionale Giuseppe Notarstefano e dei vari ospiti, come Lorenzo Pregliasco e degli interventi sugli emendamenti; è stata occasione di crescita come persona, come responsabile ed educatore di AC, come cristiano.
Questa è stata un’esperienza a 360 gradi in cui è stato possibile vivere a pieno l’esperienza di AC, partendo dall’esercizio della pratica democratica, su cui l’Azione Cattolica si fonda, ma troppo spesso data per scontata nella società odierna ma fondamentale.
Coraggio, riprendiamo il largo. Questo è l’invito che ha posto il nostro presidente nazionale, durante il suo intervento. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare il percorso non perché semplice ma perché il nostro obiettivo è portare al traguardo tutti indistintamente.
Come diceva Paolo VI, “si ascoltano maggiormente i testimoni che i maestri; se si ascoltano i maestri è perché sono testimoni”. Per questo dobbiamo concentrarci ad essere, come dice il titolo dell’assemblea, testimoni di tutte le cose da Lui compiute.
Grazie a tutti i compagni di avventura, vecchi e nuovi, grazie all’Azione Cattolica per l’opportunità data.